Teleriscaldamento: i terreni dell'ospedale disponibili entro il 15 marzo 2017
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Stamattina, in Municipio, Comune e AEC hanno fatto il punto sul progetto
Gli amministratori di Comune e Asti Energia e Calore hanno fornito questa mattina, in Municipio, un aggiornamento sul progetto del teleriscaldamento. Il sindaco Fabrizio Brignolo ha informato che l'Asl AT, con una lettera firmata dal direttore generale Ida Grossi, ha formalizzato la disponibilità dell'area dell'ospedale Cardinal Massaia su cui AEC intende costruire l'impianto.
Il documento, indirizzato al Comune, indica entro il 15 marzo 2017 la conclusione della procedura di cessione dei terreni.
A fronte di questo pronunciamento, ha spiegato Brignolo, il Comune conta entro metà gennaio di approvare in Consiglio il parere di conformità urbanistica dell'impianto sull'area dell'ospedale: tema su cui per domani, giovedì 22 dicembre, sono convocate in seduta congiunta le commissioni consiliari all'Urbanistica, Ambiente, Patrimonio e Partecipate.
E' stato ricordato che la disponibilità del sito dell'ospedale e il parere di conformità sono tra i documenti da produrre alla Provincia affinché quest'ultima possa esprimersi sull'autorizzazione all'impianto di trigenerazione (produzione di energia elettrica, acqua calda per il teleriscaldamento, acqua fredda per raffrescamento). "In sostanza siamo entrati nel cuore politico e amministrativo della vicenda" ha indicato il primo cittadino, che ha anche ricordato come "la Conferenza dei Servizi abbia confermato i dati ambientali contenuti nel progetto, che migliorerà la situazione sia nell'area dell'ospedale che in città".
Durante l'incontro è stata data lettura del parere Arpa che dà atto, tra l'altro, che nel proprio progetto AEC "ha individuato le matrici e componenti ambientali potenzialmente interferite dalla realizzazione e gestione delle opere proposte e le modalità progettuali e tecniche per garantire la loro compatibilità ambientale".
"Miglioreremo - ha ribadito, dati alla mano, l'amministratore delegato di AEC Massimo Cimino - le emissioni atmosferiche della centrale dell'ospedale: l'ossido di azoto scenderà da 10 tonnellate/anno a 2,95 e il monossido di carbonio da 11 tonnellate/anno a meno di 3. La riduzione di anidride carbonica sarà di 2 mila tonnellate all'anno. L'impianto è stato progettato con tecnologie innovative: gli abbattitori di emissioni funzioneranno sia sui motori che sulle caldaie. Giudichiamo inaccettabili le affermazioni di chi sostiene che l'impianto è inquinante: questo ci stimola a migliorare ancora di più l'informazione ai cittadini".
"La compatibilità ambientale - ha sottolineato Flavio Doglione, presidente di AEC - non è un salto nel vuoto, ma tiene conto dell'esperienza dei progettisti. Ci siamo dati l'obiettivo di stare al di sotto delle emissioni dell'ospedale: l'utilizzo degli abbattitori rappresenta un'innovazione tecnologica nel panorama nazionale. E la potenza termica dell'impianto, rispetto a quello in funzione a Torino (costruito nel quartiere della Crocetta e a ridosso del campus universitario), sarà tre volte e mezza in meno".
AEC ha inoltre ribadito la validità del progetto "che non ha subito alcuna modifica in Conferenza dei Servizi" e rassicurato sulla qualità dell'aria: "ciò che verrà emesso sarà quanto autorizzato dalla Provincia e l'Arpa monitorerà giornalmente i dati".
Altri aspetti positivi sono stati indicati dal vicesindaco Davide Arri: "Migliorerà anche l'impatto acustico, mentre il risparmio in bolletta per l'Asl sarà di 800 mila euro, cifra che l'Azienda potrà utilizzare per le spese sanitarie. Ed è significativo ricordare che i cittadini per la costruzione dell'impianto non dovranno sostenere alcuna spesa". L'investimento economico sul territorio sarà di 40 milioni di euro. L'impianto, oltre a servire l'ospedale, sarà in grado di teleriscaldare 500 edifici (pari a 25 mila abitanti) e strutture pubbliche come la piscina, le scuole e le palestre.
Il risparmio economico non andrà soltanto a beneficio dell'ospedale, ma anche della popolazione, grazie alla riduzione delle spese di manutenzione e all'azzeramento dei costi di investimento per il rinnovo della caldaie condominiali.
Dal punto di vista autorizzativo, intanto, Asti Energia e Calore auspica una proroga da parte della Provincia per poter produrre la documentazione richiesta. Se così non sarà, ritirerà la pratica per ripresentarla con le integrazioni.
L'obiettivo è di giungere a teleriscaldare il Cardinal Massaia durate la stagione termica 2017-2018 mentre, in virtù della convenzione sottoscritta tra Comune e Asp, le tariffe che attualmente pagano i cittadini saranno le stesse applicate agli utenti che sceglieranno il teleriscaldamento. Per costruire i 30 chilometri di rete in città si punta a coinvolgere le aziende locali, con benefici in futura occupazione stimabili in17/20 milioni di euro.